Lo specchio solare

 

VIGANELLA(VERBANIA)
Il primo raggio di sole arriva alle 10,50. Pallido ma arriva. E’ riflesso dallo specchio che dista 874 metri in linea d’aria e si scorge lassù nel bosco, all’alpe Scagiola. Illumina la piazza del Municipio, la chiesa, l’asilo, la sede della Comunità montana e una manciata di case. Viganella ha vinto la sfida. Ha il suo sole, le sue timide ombre che la natura da sempre nega dall’11 novembre al 2 febbraio.
Piante tagliate
Tutta colpa di quella montagna che oggi, con la neve, assomiglia a un pandoro rosicchiato. E’ La Colma. Leggenda vuole che i vecchi tagliassero le piante per guadagnare qualche settimana di luce. In questo angolo della val d’Ossola, 203 iscritti all’anagrafe, non è finita come con il monte Turchino, da smussare per liberare i venti e spazzare la pianura padana dalla nebbia. Lo specchio che ha incuriosito e fatto parlare tutto il mondo è diventato realtà. E funziona. Domenica ci sarà la festa ufficiale, con discorsi e autorità. Già ieri, alla prima prova generale, con il sindaco Pierfranco Midali e i tecnici c’erano anche troupe televisive arrivate da Olanda, Germania e Svizzera. A testimoniare come quel rettangolone di 8 metri per 5 che regalerà dalle 6 alle 8 ore di sole sia stato adottato, con affetto, un po’ da tutto il mondo. Sono arrivate anche tv giapponesi e americane.
La Cenerentola dell’Ossola
Rosangela Grossi gestisce bar e osteria, gli unici esercizi pubblici del paese, affacciati sulla provinciale che sale da Villadossola: «Oggi era giorno di chiusura ma ho tenuto aperto lo stesso. Ho lavorato come in una settimana intera. Prima c’erano tre bar e tre negozi, poi sono rimasta sola. Spero che con questa iniziativa anche la nostra valle possa tornare a vivere. Siamo la Cenerentola dell’Ossola».
Da ieri una Cenerentola baciata dal sole. Bianca Bianchetti ha vissuto la giornata speciale non in piazza, con il termometro a zero gradi, ma a casa: «Ad un certo punto dalla finestra è entrato il sole. E’ stata una sensazione piacevolissima, strana. Non eravamo abituati». Don Luigi Tramonti, parroco e primo tifoso dell’azzurro Max Blardone, ha recitato l’ultima messa al buio: «Quando il raggio di sole è entrato in chiesa, purtroppo, avevo già finito di celebrare, dovevo correre a Pallanzeno per la messa delle 11. Certo che di pubblicità lo specchio ne ha già data moltissima. Pensate, una tv messicana ha filmato una mia celebrazione per intero. Ad ogni modo spero che la luce diventi anche metafora, invito alla pace e all’amicizia».
L’ombra sulla piazza
E dall’amicizia è partita proprio la sfida dello specchio. «Nel ‘99 - racconta il sindaco Pierfranco Midali - l’architetto Gim Bonzani stava eseguendo i rilievi per costruire una meridiana sulla chiesa. Gli ho detto di evitare la parte invernale perché per oltre tre mesi il sole non arrivava. Ha tratteggiato la parte mancante e dipinto la scritta ‘sine sole’. A quel punto abbiamo deciso: i raggi li porteremo con uno specchio». E in questa domenica d’Avvento sulla chiesa di Maria Nascente ecco l’ombra che dal 1614, l’anno della costruzione, non ha mai sfiorato il colonnato. E’ più sfuggente, come nella fiaba di Peter Pan, sul pavè della piazza. «Dipende dall’incidenza del raggio sulle superfici, se orizzontali o verticali» spiega l’ingegner Emilio Barlocco che ha trascorso tutta la giornata con il collega Francesco Brambati a mille metri di quota, ai piedi dello specchio: «Sì, oggi c’è stato spazio anche per le emozioni. E’ stata una bella vittoria». Hanno eseguito il collaudo e messo a punto la rotazione dello specchio. Tutto funziona a meraviglia. Con qualche aggiustamento i raggi - viene riflesso l’80% degli originali - potranno essere più intensi. E orientati su varie zone del paese con una specie di «telecomando». In Municipio c’è un pc portatile che governa i movimenti del rettangolo acchiappa-raggi e dialoga con due dispositivi elettronici. «Certo, potrei orientare lo specchio anche da casa mia - dice il sindaco -. Abbiamo da poco restaurato Casa Vanni, un edificio di grande pregio storico adatto a conferenze ed eventi. Anche qui d’inverno non batte il sole ma da oggi possiamo farlo entrare».
Nuova era
Sono le tre del pomeriggio quando i riflessi tramontano. E’ finita la prima giornata di un’era nuova. «In fondo - conclude Midali - l’unica cosa strana è che ora, con lo specchio, il sole raggiunge lo zenith a Nord anziché a Sud. Un effetto sudamericano». Di sicuro si respira l’effetto turistico: la prima iniziativa concreta è un’alleanza con gli spagnoli della Costa della luz. Un gemellaggio, da ieri, di vera luce.

 

Fonte : http://www.lastampa.it

 

Edit by: Forte

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