Attrezzatura
: Comode scarpe da montagna e abbigliamento
sportivo
Tempo
di percorrenza : 1.00h/1.30h di passo calmo
e senza considerare le soste
Dislivello
: Totale 548m --- Cannobio-Piatè
+125m --- Piatè-Laghetto di Solivo +149m--- Al ritorno
gli stessi dislivelli con segno negativo.
Come
raggiungere Cannobio: Da Intra prendere
la statale in direzione nord, quindi mantenendo sempre la
statale che costeggia il lago, passiamo Ghiffa, Oggebbio,
Cannero e quindi dopo circa 20 km Cannobio.
Appena all'ingresso del paese prendiamo subito la prima
strada a sinistra, cioè quella per la Val Cannobina,
dopo poche decine di metri sulla destra troverete un comodo
parcheggio.
Il nostro sentiero parte proprio pochi metri più
avanti sulla sinistra.
Qui
a Cannobio
(220m), all'imbocco della provinciale per laVal
Cannobina, pochi
metri più avanti del parcheggio, sulla sinistra parte
una stradina asfaltata, con chiare indicazioni per i sentieri,
che si inoltra tra le case costruite sui pendii finali del
Monte Carza.
Oggi
è una fantastica giornata di primavera, il sole risplende
alto e il termometro supera ormai i 20° C, quale miglior
viatico per questa facile escursione che ci porterà
a vedere un simpatico laghetto molto poco conosciuto, ma
così a portata di mano.
Partiamo, subito si presenta un bivio prendiamo la strada
che sale a sinistra con buona pendenza e poche decine di
metri dopo superata una cappelletta eccoci ad un altro bivio
con cartelli indicatori, a sinistra per Viggiona e
a destra per Acque Minerale-Pro Redond-Monte Carza.
Prendiamo a destra la strada che conduce ai Casali
Bagnara, passate le ultime case, finisce
l'asfalto e, stretto da un muretto di cemento inizia il
sentiero.
Sulla nostra destra sul versante opposto, che con quello
percorso da noi forma l'inizio della Val
Cannobina, possiamo
vedere il bel paesino di Sant'Agata.
Ci
si immerge immediatamente in un bosco di castagni, si sale
in discreta pendenza su un sentiero ricoperto dalle foglie
in tutte le stagioni, e in poco tempo circa 15'/20' dalla
partenza, dopo aver superato due caratteristici ponticelli
in legno, raggiungiamo località Piatè
(345m).
Qui
si svolta a sinistra, e lasciati sulla nostra destra un
paio di malmesse baite, continuiamo la nostra salita tra
due canali in sasso per l'acqua e muretti a secco.
Il terreno si fa un po' più difficoltoso per la presenza
molte pietre, e per un leggero aumento della pendenza, ma
proseguiamo senza troppe difficoltà e dopo ancora
un breve tratto ripido, sbuchiamo sulla strada sterrata.
Saliamo ora comodamente sulla larga strada per 100/150 m,
nei pressi di un tornante che svolta a destra, proprio a
meta curva sulla sinistra esce una leggera traccia che porta
ad una breve scaletta in legno, ben visibile anche dalla
strada.
Facciamo questa brevissima deviazione e non ve ne pentirete,
saliamo sul promontorio oltre la scaletta e davanti a noi
apparirà uno spettacolo mozzafiato che ripagherà
mille volte questa divagazione.
Il Lago Maggiore
nella sua maestosità occupa lo sguardo, da sinistra
a destra Brissago,
Ascona,
i monti svizzeri, Luino,
i monti lombardi con il Cuvignone
e Campo dei Fiori
e Laveno.
Tornati
su i nostri passi, riprendiamo la salita e poche decine
di metri dopo vedremo una strada che entra nel bosco sulla
destra, imbocchiamola e noteremo anche i cartelli indicatori
dei sentieri e della nostra meta ( i cartelli sarebbero
più utili al bivio !!! ).
Superato un piccolissimo dosso, il sentiero scende piegando
a sinistra in una evidente depressione naturale, facendoci
ritrovare sulle sponde del
laghetto di Solivo (494m, 30'/40' dalla
partenza), contornato da castagni, salici e betulle, possiamo
aggirarlo completamente in pochissimi minuti.
Questo
laghetto, che nel periodo invernale resta spesso ghiacciato
per la sua posizione a nord del versante del Monte
Carza, è un raro
caso che non si è trasformato in torbiera o stagno,
ma ha mantenuto la sua natura originaria di lago che si è
formato sui medi versanti dall' immensa escavazione del ghiacciaio
cha ha formato il lago Maggiore,
infatti ha conservato una buona profondità e quantità
d'acqua dove si sviluppano molte forme di vita acquatica.
Volendo si può, tornando sulla strada, salire per raggiungere
una sorgente di acqua minerale ferruginosa, che si trova in
una valletta alle spalle di una larga radura con alcune baite,
aggiungendo altri 15'/20' alla nostra gita.
Il ritorno è affrontato sullo stesso percorso dell'andata
e ci ricondurrà a Cannobio dopo circa 1:00h/1.30h dalla
partenza.
Abbiamo completato un facile giro a pochi minuti da i maggiori
centri abitati del VCO, sconosciuto ai più ma che regala
splendidi scorci e soprattutto alla portata di tutti, bambini
compresi.