Valle
Intrasca-Pian Cavallo
"Arrancando sull'Alpe Segletta"
Percorso
: Intra-Trobaso-Aurano-Pian Cavallo-Premeno-Intra
Distanza :
km 43.3
Tempo : h.
4
Rapporti
: max 39/26 - min 53/12
Difficoltà :
difficile
Salite
:
Trobaso-Ponte
Laura : Distanza km 7.4---Dislivello mt. 205---Pendenza
media 2.8%---Pendenza massima 3.5%
Ponte Laura-Aurano : Distanza km 3.3---Dislivello mt. 235---Pendenza
media 7.2%---Pendenza massima 13%
Aurano-Alpe Segletta : Distanza km 4---Dislivello mt. 410---Pendenza
media 10.2%---Pendenza massima 16%
Quota 1090 mt.-Pian Cavallo : Distanza km 1.6---Dislivello
mt. 106---Pendenza media 6.6%
Quota 810 mt. (Manegra)-Pian di Sole : Distanza km 3---Dislivello
mt. 3.5---Pendenza media 3.5%
Discese
:
Pian
Cavallo-Quota 810 mt. (Manegra) : Distanza km 4.8---Dislivello
mt. 386---Pendenza media 8%---Pendenza massima 13%
Pian di Sole-Intra : Distanza km 14.3--- Dislivello mt.
710---Pendenza media 5%---Pendenza massima 7%
Lasciata
Intra imbarcadero
vecchio in direzione nord giriamo a sinistra al semaforo
e percorriamo C.so. Cobianchi quindi C.so. Cairoli e C.so
Repubblica sempre dritti e raggiungiamo Trobaso.
Dopo aver superato la chiesa, al bivio svoltiamo a destra
in salita.
All'altezza della chiesa del Carmine
ci manteniamo sulla destra, evitando il centro di Cambiasca,
ed entriamo nella Valle Intrasca
in leggera salita.
Sopra di noi fanno capolino le piccole case arroccate di
Comero.
Al bivio restiamo sulla destra ed entriamo nell'ombra di
un bosco, superando le case di Ramello.
Ora la pendenza aumenta leggermente fino al km 7.2, poi
diventa quasi falsopiano.
In prossimità di un costone di roccia seguito da
una stretta curva, la strada si restringe.
In alto ci sovrastano le case di Caprezzo
e il paese di Intragna.
Ci affascina l'idea che questa valle così vicina
al moderno centro di Intra mostri tuttavia un paesaggio
che evoca tempi remoti.
Un ponte precede il bivio che conduce ad Intragna;
proseguendo dritti, sempre nel bosco, dopo una curva, sulla
nostra destra osserviamo il piccolo paese di Esio.
Superati altri due brevi ponti ( fate attenzione dopo
il primo a metà della curva è posta una pericolosa
griglia con le feritoie girate nel senso di marcia ATTENZIONE!!!
), il bosco si apre a tratti di pascolo, ed ecco Aurano
a 250 mt. sopra di noi.
Passato un vecchio casolare che restringe la carreggiata,
al bivio svoltiamo a destra e traversiamo il Ponte
Laura (10.7).
Ci lasciamo alle spalle un vecchio casolare, un tempo osteria,
e affrontiamo la ripida salita e i suoi tornanti.
Quando vediamo il Mottarone,
siamo a metà strada per Aurano
(14).
Quando raggiungiamo l'abitato, ci meritiamo una sosta sopra
il grande parcheggio, per ammirare il panorama e riprendere
un po' di fiato prima del prossimo tratto, che è
il più faticoso.
Davanti a noi ammiriamo il Mottarone,
sulla nostra destra la spettacolare ampiezza del Monte
Zeda e, sulla nostra sinistra, il Sasso
Corbè, che domina le case di Esio.
Riprendiamo il percorso e con buona pendenza usciamo dal
paese ( da quì fino al bivio di Pian Cavallo la strada
è stretta e senza protezioni).
Per 4 km, tra curve, tornanti, vecchie e nuove abitazioni,
affrontiamo una pendenza sostenuta, con pochi tratti di
respiro.
Alla rimonta di alcune curve e tornanti, alcuni brevi strappi
da 16% ci fanno veramente sudare.
Salendo, il bosco si dirada e prevalgono bianche betulle.
A quota 960 mt. giungiamo all'Alpe
Segletta, contraddistinta da un gruppo di bianche
casette, ma ci attende ancora una dura salita sui tre tornanti
successivi.
Quando, ad una curva, usciamo dal bosco, finalmente si conclude
la parte più faticosa della nostra salita (quota
1090 mt.).
Sulla destra in basso vediamo il Lago
Maggiore e davanti a noi la strada che ci porta
verso la discesa.
Proseguiamo sulla mezza costa, sempre in salita, sebbene
più lieve, per giungere finalmente al bivio di Pian
Cavallo (19.6).
Quì, sporgendoci sulla cresta
della Ceresa, ammiriamo di nuovo il Lago
Maggiore e la sua sponda lombarda, mentre sullo
sfondo s'intravede il gruppo del Bernina.
E' giunto il momento di affrontare la discesa, che inizia
subito con due ripidi tornanti.
Il fondo stradale è buono e la carreggiata è
abbastanza larga.
E' un continuo susseguirsi di curve e tornanti, disegnati
nell'ampio bosco.
Dop 5 Km di discesa, nei quali superiamo le case di Manegra,
ad una curva iniziamo l'ultima lieve salita, che costeggia
la Punta d'Olmo.
Usciti dal bosco, raggiungiamo la curva di Pian
di Sole.
Quì termina la parte alpina del percorso e si entra
in una zona residenziale.
Iniziamo a scendere, tra ville seminascoste da pini e altre
lussureggianti piante; dopo qualche curva entriamo in Premeno
(30).
Proseguiamo dritti e ci portiamo all'incrocio e, svoltando
a destra, ci immettiamo su una strada più ampia che
scende con comode curve e larghi tornanti.
Attraversiamo Bèe
e raggiungiamo, sempre sendendo, il ponte sul torrente
S.Giovanni.
E' una delle più belle discese della zona: tranquilla,
facile, di buona pendenza e un ottimo fondo stradale che
ci consente (per i più coraggiosi) di toccare gli
80 km/h senza correre gravi rischi.
Superato il ponte alla rotonda giriamo a sinistra per raggiungere
Intra, il nostro
consueto punto di partenza e arrivo.
Avete appena terminato uno degli itinerari più faticosi
della zona, non per nulla la salita dell'Alpe
Segletta è stata la parte finale di una
tappa del Giro d'Italia 1993,
tappa vinta al traguardo di Pallanza
dal "Coppino" Chioccioli
su Chiappucci e Indurain,
quest'ultimo vincitore poi del medesimo Giro d'Italia.